

Gli archetipi sono modelli e comportamenti utili a spiegare il nostro modo di muoverci nel mondo.Tal Ben-Shahar nel libro “Più Felice” – sì, anche questo articolo e altri che leggerai, trae ispirazione da questo libro che ho citato nell’articolo Da felici a più felici con una domanda – utilizza 4 archetipi per spiegare il modo in cui le persone si rapportano con la ricerca della felicità e agiscono per raggiungerla.Ti voglio accompagnare quindi in questa riflessione per aiutarti a far luce su du te e sul tuo modo di ricercare la felicità.
Tutti alla ricerca della felicità
CARRIERISTA: Vive nel futuro. Sacrifica i piaceri presenti per la felicità futura.
Il personaggio tipo che risponde a questo archetipo è colui il quale si pone obiettivi dettati dagli altri o dallo status quo, avere una bella macchina, un bel lavoro, potersi permettere ciò che vuole e lavora duro per raggiungerli. Ma nel momento in cui li raggiung non è veramente felice. La sua attitudine è credere che rinunciare ai piaceri presenti possa in qualche modo avvantaggiarlo nella strada del raggiungimento di quelli futuri, ma perdendosi il percorso e non avendo indagato a fondo dentro di sè cosa lo fa essere veramente felice rischia di fare per gli altri e di scoprire alla fine di non essere felice._
EDONISTA: Vive nel presente. Ricerca il piacere, rifugge il dolore e non pensa alle conseguenze future.
Al contrario del carrierista, l’edonista non si preoccupa ,mai del futuro e vive inseguendo la soddisfazione del momento o fuggendo a scelte impegnative e magarti dolore ama che potrebbero portagli un beneficio futuro. Identifica lo sforzo coni dolore e il piacere con la felicità, non considerando invece che dietro allo sforzo può esserci proprio il raggiungimento della felicità. Alla fine senza grandi e ambiziosi obiettivi futuri ma accontentandosi solo di momenti piacevoli nel presente si ritrova ad essere annoiato e presto infelice.
NICHILISTA: Vive nel passato. Ha rinunciato alla felicità e si è rassegnato ad un presente infelice e pensa che il futuro sarà lo stesso.
Quando non riesce a raggiungere un risultato desiderato si convince di non avere altre opzioni e di non avere il controllo sulla propria vita o su alcune parti di essa e questo pensiero lo conduce alla disperazione, finendo per credere che nessun sfrozo valga la pena di essere compiuto.
FELICITÀ: Spende la maggior parte del tempo in attività che forniscano sia benefici presenti che futuri.
Invece di chiedersi se deve essere felice adesso o in futuro si domanda come può essere felice sia adesso che in futuro e cambia il suo modo di affrontare le piccole fatiche quotidiane.
Sa che non ha senso aspettarsi di essere costantemente felici in quanto non tutto quello che facciamo può procurarci sia benefici presenti che futuri, ma è pronto ad accettare che a volte è opportuno sacrificare il presente per il futuro. Si pone come obiettivo quello di fare il più possibile attività che forniscano benefici sia presenti che futuri.

Indaga dentro di te
Un esercizio utile che puoi fare è partire da queste domande:
- C’è un periodo nella mia vita in cui sono stato un carrierista? Quali vantaggi ho avuto in quel periodo? Quale prezzo ho pagato per quei vantaggi?
- Pensa ad un periodo in cui sei stato edonista. Quali vantaggi e che prezzo hai pagato per vivere così?
- Ricorda un momento particolarmente difficile in cui ti sei sentita rassegnata e impotente. Che sentimenti e pensieri profondi vivevi in quel periodo? e che sentimenti senti ora mentre ripensi a quei momenti?
- Pensa ad un momento molto felice della tua vita. Senti le emozioni e prova a descriverle.
Ma quindi chi è più felice?
Il Carrierista non riconosce l’importanza del percorso…L’edonista vive nell’illusione che solamente il percorso sia importante…Il nichilista, ha abbandonato sia il percorso che la destinazione.._
Secondo Tal Ben-Shahar:
“Ottenere una felicità duratura significa godersi il proprio percorso verso una destinazione che riteniamo importante. La felicità non ha a che fare con il raggiungimento della vetta, nè con lo scalare senza meta attorno alla montagna; la felicità è l’esperienza di scalare verso la vetta.”
Tu a che punto sei con la tua scalata?