
In questo #Happytips vorrei aiutarti a riflettere sui momenti in cui nella vita ti senti bloccato.
Te ne parlo perchè questi ultimi due mesi per me sono stati proprio così, la mia attività sul blog e sui social si è rallentata, non ho inviato newsletter e non sono stata per nulla creativa.
Dopo una fine 2018 brillante con il successo del nuovo corso Relazioni più Umane e un inizio d’anno positivo con le docenze per un Istituto professionale, ad Aprile ho avuto una battuta di arresto che mi trascino ancora dietro. Poca energia, tanti dubbi e voglia di cambiamenti mi hanno colta all’improvviso destabilizzando i progetti e la mia determinazione.
Dopo una fine 2018 brillante con il successo del nuovo corso Relazioni più Umane e un inizio d’anno positivo con le docenze per un Istituto professionale, ad Aprile ho avuto una battuta di arresto che mi trascino ancora dietro. Poca energia, tanti dubbi e voglia di cambiamenti mi hanno colta all’improvviso destabilizzando i progetti e la mia determinazione.
Cosa può influenzarci fino a farci entrare in stallo? E come uscirne? Partiamo dalle cause.
STAGIONALITA’ E RENDIMENTO
Uno studio americano svolto dalla PNAS (Proceedings of National Academy of Sciences) ha dimostrato che la stagionalità ha delle influenze dirette sul funzionamento del nostro cervello e di conseguenza sul nostro stato fisico e mentale. In particolare, si è visto che la massima capacità cerebrale legata all’attenzione si ha a giugno, vicino a solstizio d’estate mentre il picco più basso è a dicembre intorno al solstizio d’inverno. Al contrario la capacità di concentrazione e memoria è risultata massima in autunno e minima in primavera. In sostanza, in certi periodi dell’anno dobbiamo impegnarci di più per ottenere gli stessi risultati che in altri periodi non sarebbero così gravosi.
ACCORGITI DI COSA TI ACCADE
La mia capacità di concentrazione in questi due mesi è stata più scarsa del solito, facendomi cadere spesso nel multitasking e provocandomi frustrazione per la mia poca produttività. Una sensazione tutt’altro che piacevole che mi ha fatto entrare in un loop negativo in cui ho persino messo in discussione la mia validità professionale!
Sì, hai letto bene, anche una persona positiva, cade e prende colpi ma il punto è sempre e solo uno: accorgersi di ciò che ci sta accadendo.
Ad un tratto è come se mi fossi vista dall’alto, con occhi esterni e ho capito che mi ero già concessa fin troppi giorni di lamentele e insoddisfazioni e stavo rischiando di perdere di vista la strada giusta, quella che mi fa sentire utile e che dà un senso al mio fare.
FERMARSI PER POI RICOMINCIARE
Mentre ero nel mio loop ho mollato il mollabile, ovvero ho assecondato la necessità della mia testa di prendersi uno stop da un po’ di cose. Ho mantenuto tutti gli impegni già presi e volutamente non ho aggiunto nulla di nuovo, nè progetti, nè idee ma soprattutto non mi sono accanita con me stessa. Ho sfogato l’insoddisfazione ribaltando la casa e facendo lavori manuali, sono stata un’osservatrice della situazione, consapevole che dovevo tirare i remi in barca.
LA SINDROME DELL’IMPOSTORE
Un’altra cosa che mi stava bloccando era la sindrome dell’Impostore. Se non sai cosa intendo, ora te lo spiego.
La prima a parlare di questa sindrome fu, negli anni Ottanta la Dott.ssa Pauline Clanche che, con questa definizione, descrive la condizione di incapacità di godere dei propri successi e di non ritenersi mai all’altezza di questi, finendo con il credere di essere, appunto, un impostore.
Pare che questa situazione colpisca prevalentemente le donne, e qui sarebbe interessante riflettere sul perchè questo accade e sull’educazione culturale che riceviamo in merito al binomio donne e successo, ma non è questo il tema del post.
In questo periodo sono inciampata in pensieri tipo: Chi sono io per? o Non ho fatto abbastanza bene questo, non so quest’altro ecc. Anche se lontanamente il mio cervello sapeva che erano solo paranoie faticavo a fermarle, poi un giorno mi hanno ispirato le parole di due donne che conosco, e ho realizzato che delle mie paranoie il mondo non se ne fa nulla.
Così ho deciso di concentrarmi sulle cose che negli ultimi mesi ho fatto bene, sulle persone che hanno fatto passi da giganti grazie al mio supporto e sull’ispirazione che ho dato a qualcuno con il mio modo di essere e in questo modo ho resettato il mio atteggiamento.
Così ho deciso di concentrarmi sulle cose che negli ultimi mesi ho fatto bene, sulle persone che hanno fatto passi da giganti grazie al mio supporto e sull’ispirazione che ho dato a qualcuno con il mio modo di essere e in questo modo ho resettato il mio atteggiamento.
COSA FARE PER RIPARTIRE
Questo per dirti che capita a tutti di vivere momenti no, di credere di non essere abbastanza, di vedere un po’ nero e di pensare di non farcela. Quindi se anche tu a volte ti senti non adatto, non abbastanza e cadi in un loop negativo stai certo che puoi uscirne!
Parti da queste 3 azioni:
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accorgiti del tuo loop negativo
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osserva dall’alto la tua vita come uno spettatore e nota cosa va bene e quali sono le cose che sai fare bene
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pensa ai sorrisi che hai regalato con il tuo prodotto o servizio e alla differenza che puoi fare nella vita delle persone che entrano in contatto con te
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ricomincia partendo da una piccola azione concreta
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credi di potercela fare, per farcela davvero!
Anche a te è capitato qualcosa di simile? Raccontami cosa hai fatto per sbloccare la situazione, con il tuo esempio puoi ispirare altri che magari stanno leggendo e non hanno idea da dove partire. Restiamo umani e sosteniamoci con l’esempio positivo!