
Eccomi come promesso con il 2° contributo sul tema dell’atteggiamento positivo.
Il nuovo progetto di cui ti ho parlato si concentra in particolare sulla mente e sul modo in cui possiamo allenarla per renderla più collaborativa nell’essere felici.
Perchè è tanto importante concentrarsi sulla mente?
Per rispondere a questa domanda prendo in prestito le parole di Estanislao Bachrach, uno dei maggiori esperti di neuroscienze al mondo, che nel suo libro Cambia il cervello cambia la vita spiega molto bene come, riprogrammando la nostra mente, possiamo modificare le cattive abitudini e vivere felici.
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“Il cervello è come un hardware e la mente come un software. Il cervello è costituito dai neuroni e dalle loro connessioni che formano dei circuiti. La mente, o l’attività mentale, è costituita da pensieri ed emozioni che corrono lungo questo sistema operativo che è il cervello. La mente è una fonte di attività che mediante allenamento e autoconsapevolezza, può modificare la struttura del cervello.” e continua-“Il modo in cui lavora questo complesso e affascinante organo, determina il nostro livello di felicità ed efficienza e il modo in cui interagiamo con gli altri. I modelli cerebrali aiutano o peggiorano ogni aspetto della nostra vita, compresi i momenti di piacere e di dolore.”“Attualmente molti studi dimostrano come ansia, rabbia, distrazione, depressione e alcune ossessioni compulsive non siano puramente psicologiche ma dipendano anche dalla fisiologia del cervello. Inoltre ci sono sempre più prove di come tale fisiologia, in determinate occasioni, possa essere modificata. In altre parole in alcuni casi puoi cambiare o correggere quello che va male e che non ti rende felice o ti distoglie dai tuoi obiettivi a lungo temine.”
Se vogliamo quindi essere più felici di quanto lo siamo ora dobbiamo partire da noi, da un percorso di autoconsapevolezza e da un viaggio attraverso piccoli cambiamenti nelle nostre abitudini e nei nostri modi di pensare.
Come si fa a cambiare? E’ facile?
“Cambiare è un sinonimo di apprendimento e miglioramento ma per farlo dovrai acquisire e profondere disciplina e impegno, investendo tempo nel capirti e capire, nel cercarti e cercare.”
Il primo ostacolo naturale al cambiamento è il senso di coerenza e continuità che appartiene a tutti gli individui e che ci fa dire “questo sono io”. Ogni piccolo cambiamento anche positivo deve in qualche modo essere accettato dal vecchio “questo sono io” che sente minati anni di comportamenti familiari.
Quindi no, non è semplice ma tutto dipende dalla motivazione che una persona ha verso lo stare meglio di come sta ora.
Ecco un piccolo allenamento che puoi fare:
Questa sera prova a lavarti i denti usando la mano che non utilizzi solitamente.
Probabilmente sarà difficile, ma in questo modo sappi che stai tracciando nuove connessioni nel tuo cervello, in pratica gli stai facendo fare ginnastica e gli permetti di allenare la propria capacità di trasformarsi. Sarà più reattivo quando dovrai affrontare una evento nuovo trovando risposte adeguate.
Forse ora è più chiaro il perchè insisto tanto sull’allenamento mentale. Perché invece di continuare a lamentarsi delle cose che non ci piacciono possiamo fare qualcosa per cambiare e ora non abbiamo neanche più la scusa del “e ma io sono fatto così”. E’ vero, ma la scienza ci ha dimostrato che si può cambiare, basta impegnarsi e volerlo.